Mondiali di calcio 2006: reti e capocciate


Lo scorso 9 luglio l’Italia ha vinto la Coppa del Mondo di Calcio 2006. Lo so che lo sanno tutti, ma meglio ribadirlo 🙂

Sono successe un sacco di cose durante questi Mondiali di Calcio e come sempre la rete è ricca di canzoni, filmati, videogiochi che celebrano alcuni aspetti curiosi della FIFA World Cup 2006.
Per intenderci così come l’antropologia culturale degli anni ’70 studiava il rituale della tarantella per identificare gli elementi culturali più profondi di questa pratica arcaica, così noi potremmo studiare la cultura folk che gira in rete che vedere l’immaginario circonda i mondiali del 2006.

Ovviamente mi asterrò bene dal fare qualsivoglia analisi socio-antropologica.
Mi limiterò semplicemente a raccogliere qualche materiale che gira in rete che celebra – a modo suo – questi ultimi mondiali di calcio vinti dall’Italia (repetita iuvant)

Cominciamo con l’immagine che illustra questo post.
E’ la versione network analysis della finale Italia-Francia fatta da due ricercatori della FAS Research: Harald Katzmair, Helmut Neundlinger.
Dal grafico, che come unità di misura prende in considerazione i passaggi tra giocatori, si evince (ad esempio) che i protagonisti della partita dell’Italia sono stati per lo più i difensori (da Cannavaro a Gattuso) mentre la squadra francese gravitava per lo più intorno a Zidane. Per chi fosse interessato agli altri reticoli, può guardare l’analisi delle reti di passaggi delle altre partite. Magari potrebbe tornare utile a Donadoni per prepararsi strategicamente per le prossime partite internazionali.

Ma senza dubbio, la blogosfera si è proprio scatenata per quanto riguarda parodie (più o meno riuscite) relative alla ormai “mitica” testata di Zidane a Materazzi.
Qui accanto il grafico di Technorati relativo alla circolazione dei tag Zidane e Materazzi degli ultimi 30gg.
Technorati Chart

Come si vede fin dalla fine dei mondiali di calcio, la polemica è ben lontana dall’essere sopita, anche perchè le 3 giornate di squalifica date a Zidane, hanno avuto la capacità di gettare benzina sul fuoco (ovviamente fra i blogger italiani).

Una delle versioni più riuscite di parodia, è il gioco in flash in cui si interpreta il giocatore francese e dove bisogna abbattere a capocciate un vero esercito di Materazzi.
Del gioco ne esistono due versioni: uno prodotto dai blogger di CZeta.it (gioco di cui ne esiste anche una versione… cruenta), e un altro degli spagnoli Minijuegos.com.

Sempre per quanto riguarda le animazioni in flash, consiglio questo filmato che ricostruisce la vicenda ispirandosi alla grafica delle classiche consolle Nintendo.

Anche per quanto riguarda la voce “immagini”, la fantasie degli internauti si è scatenata.
Molto divertenti le versioni videogame: una che ricorda lo stile arcade degli anni ’80, e un’altra chiaramente ispirata a Mortal Kombat.
Per quanto riguarda il fattore creatività, niente da invidiare alla versione Lego della vicenda, oppure alla versione Karate Kid.
Tutte queste immagini sono disponibili sul sito: http://www.ggzidane.com/.

Se invece siamo curiosi di sapere cosa Materazzi abbia detto a Zidane, abbiamo ben 177 versioni disponibili su quello che potremmo chiamare insta-blog “Cos’ha detto Materazzi a Zidane“, che ovviamente ha chiuso gli aggiornamenti proprio in questi giorni.

Semplicemente sterminata la raccolta delle video-parodie presenti su YouTube.
Partiamo dalla versione non parodiata della sequenza, filmato intitolato “Ignobile testata di Zidane“. Esiste anche la versione commentata in maniera incredula dal cronista di TF1, per intenderci, lo stesso che ha dato vita al tormentone “Purquoi, purquoi, purquoi“.

Per quanto riguarda gli scenari “controfattuali” (ovvero cosa sarebbe successo se) posso citare:
1. Materazzi che si scontra contro un lampione;
2. Materazzi che si scontra con vari personaggi, Zidane compreso (con la famosa musichetta delle comiche di Benny Hill in sotofondo);
3. Materazzi che subisce fallo da quasi tutti i più famosi personaggi di videogiochi e manga (qui la musica in sottofondo è “Smack my bitch up” dei Prodigy).
4. Materazzi che viene abbattuto da vari protagonisti (l’indimenticabile “Eye of the tiger” come colonna sonora)

C’è un altro motivo che rende questi video curiosi: sono stati utilizzati come materiale video da un servizio andato in onda sul TG1 dell’altro ieri. Credo che stia per cominciare la cannibalizzazione telefivisiva dei viral video, come successe per i video amatoriali ripresi durante lo Tsunami del 2004.

Semplicemente splendido il video ispirato a Splinter Cell, in cui uno Zidane in tenuta militare abbatte un povero Materazzi che indossa la divisa degli Azzurri.
Anche le dichiarazioni non proprio eleganti della madre di Zidane, hanno ispirato una video-parodia che si rifà alla celebre trasmissione “Il pranzo è servito”.
Mentre la canzone ispirata alle gesta di Zidane “Zidane il a frappè”, trova spazio come colonna sonora di un video piuttosto divertente (in questo caso il link è Google video).
Infine – sempre su Google video – un curioso filmateo che ironizza sulle preoccupazioni astrologiche di Domenech.

Che dire: buon divertimento (attendo commenti).

9 thoughts on “Mondiali di calcio 2006: reti e capocciate

  1. Potresti aggiungere il mio sito HTTP//:ULTRASLECCE.BLOGSPOT.COM
    agli amici. visitaloe fammi sapere
    con un commento sul sito,naturalmente
    io farò pubblicità al tuo

  2. Salve Prof!
    Molto interessante l’analisi dei due ricercatori della FAS Research… Parecchi allenatori passano le nottate guardando e riguardando le partite dei futuri avversari cercando addirittura di contare il numero dei passaggi verso un determinato giocatore…naturalmente se provassero a contare i passaggi verso di me durante una qualsiasi partita si potrebbe perdere il conto! :-))

    Scherzi a parte, speriamo che il mondiale 2006 venga ricordato per la strameritata vittoria degli Azzurri piuttosto che per la testata di “Zizou” a Materazzi !!!
    A presto!
    Fede

  3. Per Peppe:
    Per quale motivo dovrei sponsorizzare il tuo blog? Non mi interessa, non mi riguarda e non ti conosco: forse è meglio che chiedi a qualche altro blogger.

    Per Federico
    Anch’io ho trovato molto interessante la versione analisi dei reticoli della finale del mondo (ovviamente per motivi assolutamente scientifici…).
    Come te, spero che dei mondiali resti qualcosa di più che un paio di scorrettezze (di Zidane e della FIFA), però credo che ammetterai con me che dal punto di vista della cultura pop, la storia della capocciata è quantomeno godibile (senza contare la reazione della rete sulla questione).
    Un saluto (in attesa dell’analisi in versione network Indomita Pomezia vs ???) 🙂

  4. molto interessante!
    Io aggiungerei anche un altro importante network sociale, Flickr. Dopo la vittoria sono nati gruppi che raccolgono foto dei festeggiamenti, questi tre ad esempio:
    http://www.flickr.com/groups/campioni_del_mondo_campioni_del_mondo_campioni_del_mondo/
    http://www.flickr.com/groups/italia2006/
    http://www.flickr.com/groups/fanfest/
    e altre foto possono essere ricercate attraverso tags come “world champion” “italia campione del mondo” “9 luglio 2006”

  5. Convengo certamente! Diciamo che entrerà nella storia (dei mondiali…) come hanno fatto il famoso gol di mano di Maradona nell’86 o il gol fantasma dell’Inghilterra nel ’66!
    A presto!

  6. Caro Davide,
    mi sono sentita male dalle risate!devo dire che quella parecchio trash della madre di Zizou l’ho vista un paio di volte…:P
    Levo il cappello anche alla network analysis della partita…io, che di calcio e network analysis capisco poco (eppure 28 presi a metodologia!!!The power of blonde?;), avevo inteso che Cannavaro e la difesa “se l’erano comandata” grazie alla robusta sintesi di un indigeno romano.Al mercato di via val Melaina infatti, troneggiava IL SEGUENTE striscione : “CANNAVARO, SANTO SUBITO”. Più di così…che voi analizzà? 🙂

  7. Per Dominik
    Grazie infinite della segnalazione. Non so perchè avevo dimenticato di mettere il foto-pool di Flickr, ma mi sembra che le foto che circolino siano assolutamente interessanti.

    Per Rossella
    sottoscrivo la tua riflessione su network analysis e il ruolo dell’indigeno romano, anche se a detta del mio analista tecnico del calcio (mia moglie 🙂 ) sarebbe stato opportuno che Lippi avesse consigliato alla squadra di valorizzare meglio la creatività dell’indigeno di cui sopra.
    Per lo striscione del mercato di val Melaina non posso che condividere il fatto che più di così…. 🙂

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