Tutti noi sappiamo che i giornali cartacei stanno perdendo lettori, mentre quelli online non stanno decollando.
Perchè? Perchè il modello dei contenuti dei giornali online è lo stesso identico dei giornali tradizionali: testo scritto dotato di foto e clip video (quando capita) con – nella migliore delle ipotesi – una sezione per i commenti dei lettori o per la votazione delle notizie.
Ma questo è l’unico modo per offrire una servizio diverso ai lettori online (e raggranellare qualche sponsor in più)?
Naturalmente no: esistono alcune interessanti applicazioni per trasformare i quotidiani in una risorsa per il datamining.
Silobreaker
Silobreaker è una interessante applicazione che porta il concetto di informazione online un passo più avanti (con buona pace di Google News).
Infatti si comporta come un aggregatore di notizie che in più riconosce personaggi, aziende e temi (grazie ad un motore semantico piuttosto potente) consentendo così di leggere le notizie in maniera completamente diversa. Infatti oltre al testo della notizia, rende disponibile diversi strumenti interattivi: Media Attention Trends, un servizio che traccia le tendenze attraverso cui i media seguono una notizia, 360°Search un motore di ricerca che sulla base di parole chiave (temi, personaggi, luoghi) identifica le notizie relative e ne fa un grafico a barre per identificare i volumi di informazione, Hot Spots che fa una rappresentazione cartografica dei luoghi geografici legati a particolari eventi.
Il mio preferito però è Relationship Network, uno strumento interattivo in grado di visualizzare un grafo di relazioni fra luoghi, personaggi, eventi costruito in base alle co-occorrenze delle parole chiave presenti nel database delle notizie. Nell’immagine sopra ne vedete un esempio fatto con la parola chiave “Unicredit” e si scopre che oltre ai classici temi – Alessandro Profumo, Milano, Londra, recessione – ce ne sono altri un po’ iaspettati. basta cliccarci sopra e vedere quale documento lega i due termini.
Splendido per chi è a caccia di scoop (previa verifica, beninteso: il motore che crea il grafo non è semantico).
Muckety
Muckety è anch’essa un’applicazione – una via di mezzo fra un motore di ricerca e un aggregatore di notizie – in grado di mappare, anche qui in forma di grafo, le relazioni fra personaggi e imprese sfruttando il proprio database delle notizie, una specie di network del potere politico e finanziario.
La mappa è in java, liberamente cliccabile e consente di trovare rapporti fra eventi e personaggi semplicemente navigando fra i nomi. Molto interessante sopratutto per comprendere legami non sempre resi evidenti nelle notizie.
La mappa può essere spostata in una nuova finestra e comprende un menù per migliorare la ricerca.
Il sito fornisce già una serie di mappe di relazioni con cui illustra le principali notizie della giornata (molto interessante quella dell’homepage attuale su Lehmann Brothers), ma consente all’utente di fare ricerche per proprio conto.
Anche in questo caso ho fatto l’esperimento con il termine Unicredit, che il motore di Muckety ha correttamente riconosciuto nella forma “Unicredit group”.
Se non ho capito male, il nome deriva dal termine muckety muck che in slang sta ad indicare un personaggio in una posizione di potere, spesso arrogante.
EverymomentNow
EverymomentNow è – come i precedenti – una applicazione che sfrutta un database aggiornato di notizie per creare visualizzazioni splendide, stavolta però niente grafi, ma grafici a barre. Se ci si clicca sopra passa ad una nuova pagina (quella dell’immagine sopra) che consente di visualizzare quali notizie hanno creato quella specifica barra, e consente di vedere quali altre parole chiave sono connesse a quelle di partenza.
La pertinenza delle prime rispetto alle seconde viene visualizzata con delle sparklines, strumenti cari a Edward Tufte, che rendono immediatamente l’idea dell’informazione che si stava cercando.
Attualmente lavora solo con le parole chiave “Barack Obama” e “John McCain“, ma in futuro potrebbe rendere libero l’utente di fare le ricerche con qualunque tipo di keyword.
E speriamo, perchè le visualizzazioni di EverymomentNow sono bellissime e ricche di informazioni.
Conclusione: si dice che un’immagine vale più di 100 parole.
Perché il giornalismo online nostrano non prende atto di questa semplice verità?
si ……. ok
ma, il lettore medio è pronto al salto ?????
La notizia è per chi la fa o per chi la riceve ????
Se i giornali online fossero solo per i lettori medi, allora credo che sarebbero cresciuti di più di quanto non lo abbiano fatto.
E poi nulla vieta di associare ad un servizio più approfondito le classiche notizie testo+foto (come fa Silobreaker, d’altronde)