Una delle cose che mi affascinano di più nello studiare i social media e le loro visualizzazioni, è che spesso in questo modo si riesce a vedere la natura intima delle relazioni umane e affettive.
O come dice la ricerca di Kalev Leetaru: “il battito del cuore del mondo”.

Leetaru e collaboratori in un articolo apparso lo scorso maggio su First Monday, hanno studiato 2 teradata di dati (cifre classiche da big data) corrispondenti a 1,5 miliardi tweets provenienti da 71 milioni di utenti.
Sono i dati del Twitter decahose, ovvero il 10% di tutti i tweet mondiali scelti in maniera random, nel periodo ottobre-novembre 2012.

Avendo una tale quantità di informazioni hanno potuto studiare  diverse caratteristiche, in maniera particolare l’organizzazione geografica globale di tweet e retweet da cui il titolo dell’articolo.

Hanno trovato diverse cose interessanti relative alla distribuzione geografica dei tweets, tra cui la questione che solo il 2% dei tweet totali è georeferenziato ed altre questioni relative ad alcune metropoli mondiali come New York, Londra, Giakarta.

Un paio di curiosità tra le altre: quando i tweet sono georeferenziati, la distanza fra chi ha postato un tweet e il suo retweeter è di 1205 Km, mentre la distanza fra due persone che parlano (tweet e mention) è pari a 1197 Km (ovviamente in inglese).

Questi e altri dati non solo danno un’informazione sull’uso globale dei tweet ma ci da delle indicazioni interessanti sulla Computational social science, ovvero quella branca delle scienze sociali che usa metodi di diretta derivazione informatica