Life After Death by PowerPoint
“Salve, mi chiamo Davide e sono un utente drogato da PowerPoint”
Sarebbe questa la mia presentazione ad un gruppo di sostegno di PowerPointer Anonimi.
Ma grazie al cielo ancora questo gruppo non esiste, sempre che i deliri da computer addiction di una serie di sedicenti psicologi (tra cui anche una bella schiera di professionisti nostrani) non abbia la meglio sul buonsenso delle persone.
Uno degli aspetti del mio lavoro è dire delle cose alle persone: studenti a lezione, colleghi ai convegni, colleghi nelle riunioni di ricerca, eccetera.
Per questo motivo il mio uso delle slide di Power Point è piuttosto consistente: sono persino arrivato a fare gli schemi dei libri che studio in PPT.
C’è chi potrebbe dire che sia un delirio, io lo considero semplicemente comodità (ma è un mio punto di vista).
Ad ogni modo tutte le volte che uso il programma di presentazione della Microsoft, sto bene attento a scegliere transizioni, font, immagini, animazioni ispirandomi al principio del rasoio di Ockham in base al quale “non si aumentano gli enti senza necessità”.
Non sempre ci riesco, ma almeno ci metto tutta la buona volontà.
Il video qui sopra è la registrazione di una performance del comico statunitense Don McMillan in cui prende in giro tutti i tic, le ossessioni, gli errori di un uso poco accorto di PowerPoint.
Al di là delle battute, le cose che dice sono molto interessanti e divertenti e dovrebbero far riflettere chi parla spesso alle persone senza chiedersi se le persone lo stanno a sentitire (con o senza PowerPoint).
Tra l’altro mi sembra la settimana giusta per un video simile, prendendo in considerazione che si è aperta con il curiosissimo video del blog Nova 24 Ora! sulla più bella presentazione (Power Point) scientifica della storia che tanto ha fatto ridere (e riflettere) alcuni amici blogger.
Bella segnalazione, grazie.
Se usato bene PPT può aiutare molto. Se usato male può rovinarci la vita.
Ciao
Concordo: come tutti gli strumenti a nostra disposizione, usarli bene è un nostro dovere, perchè usarli male è sempre troppo facile.
Grazie a te per l’interesse con cui segui il mio blog.
A presto.