Quando ho voglia di giudicare una democrazia, mi viene in mente che democrazia – come libertà – è partecipazione.
E partecipazione vuol dire che devo essere in grado di farmi un’opinione mia su questo o quel candidato, le sue proposte, le sue idee.
Magari tra le varie informazioni che mi servono per capire lo spessore umano e culturale di un candidato – ma non solo – potrebbe tornarmi utile sapere in che contesti suole citare i propri concorrenti (stesso colore ) e avversari politici (diverso colore).
Quella che vedete sopra è lo screenshot di una nuova infografica che il New York Times ha reso disponibile sul suo sito lo scorso 15 dicembre 2007.
Rappresenta una strategia che serve per visualizzare chi dei principali candidati delle presidenziali americane, ha citato chi nei dibattiti dei caucus dello Iowa.
Il quotidiano americano non è nuovo a queste modalità di rappresentazione delle informazioni che sono belle e interessanti.
L’interpretazione è piuttosto intuitiva: ogni linea rappresenta un candidato che parla di un altro candidato, mentre ogni arco rappresenta il numero complessivo di parole utilizzate (con i segnetti che servono per contare 1000 parole).
Basta posizionare il mouse sul nome di ogni candidato per vedere chi ha citato chi e – soprattutto – in che contesto, dato che appare anche la porzione di dibattito in cui è presente il riferimento.
E così veniamo a sapere che Barack Obama è stato citato da tutti i suoi concorrenti democratici e solo da un avversario repubblicano, mentre Hillary Clinton è stata citata da tutti i suoi concorrenti democratici e dai suoi avversari repubblicani (con un caveat: la parola Clinton potrebbe riferirsi all’amministrazione del marito e non a Hillary).
Cosa dire?