Mappa dei detective seriali

Mappa delle Serie Poliziesche

Ebbro di un maggiore quantità di tempo libero a mia disposizione e desideroso di integrare due miei interessi (le serie Tv poliziesche investigative e le tecniche di visualizzazione dei dati), è da un po’ di giorni che provo a creare una mappa di posizionamento delle serie a me più care.

Quello che vedete sopra è il risultato (parziale, beninteso).

Lo scopo della mappa è quello di creare una tassonomia dei polizieschi di ultima generazione (post CSI, per intenderci), provando a identificare somiglianze e differenze.
La mappa di sviluppa lungo due assi: orizzontale (asse delle x) che va dall’intelligenza umana all’intelligenza tecnologica e verticale (asse delle y) che va dalle investigazioni intenzionali alle investigazioni scientifiche.
Provo a illustrare l’asse delle x.
Per intelligenza umana intendo l’uso delle pure capacità cognitive umane senza l’aiuto di altri artefatti cognitivi (le cose che ci fanno intelligenti, come direbbe Donald Norman), mentre per intelligenza tecnologica intendo l’uso di strumenti e apparecchiature che hanno lo scopo di “svelare” elementi che servono come supporto all’intelligenza umana.
Adesso vediamo a che serve l’asse delle y.
Per investigazioni intenzionali (liberamente ispirato all’atteggiamento intenzionale di Daniel Dennet), faccio riferimento a tutte quelle spiegazioni che cercano di illustrare il comportamento criminale attraverso le descrizioni di azioni e comportamenti umani mediante osservazioni tratte dal buonsenso della vita quotidiana ed espresso in forma mentalista (ovvero con verbi del tipo: credere, pensare, ritenere, agire, ecc.). Con il termine investigazioni scientifiche intendo invece l’utilizzo di un criterio esplicativo che cerca di ricondurre gli elementi dell’agire criminale ad una teoria scientifica o – più generalmente – un corpus teorico codificato.

Semplificando ulteriormente il mio ragionamento, l’asse delle x è l’asse del meccanismo di rivelazione delle tracce (mente umana vs strumento tecnico), mentre l’asse delle y è il meccanismo esplicativo attraverso cui le tracce raccontano una storia che porta alla cattura del colpevole.

Adesso passo a illustrare i quadranti.

Primo quadrante (in alto a destra)
In questo quadrante il meccanismo narrativo è basato sul principio in base al quale le tracce sono raccolte tecnologicamente (intelligenza tecnologica), mentre il meccanismo esplicativo è di tipo scientifico (chimica, fisica, biologia-DNA).
Capofila di questo quadrante è sicuramente CSI in tutte le varianti (anche se Miami radicalizza questo modo di ragionare rispetto a New York e Las Vegas), assieme a NCIS, Post Mortem e Bones.

Secondo quadrante (in alto a sinistra)
In questa zona le tracce sono raccolte attraverso l’intelligenza umana, ma il meccanismo esplicativo è profondamente scientifico. Infatti le due serie che stazionano in questo quadrante sono Medical Investigation (che usa la medicina e la microbiologia) e Numbers (o Numb3rs, che usa la matematica applicata).

Terzo quadrante (in basso a sinistra)
Questo quadrante racchiude le serie televisive che raccolgono le tracce dell’azione grazie all’intelligenza umana, mentre il meccanismo esplicativo è basato sull’agire tradizionale delle persone (investigazione intenzionale). Chi è assolutamente dentro queste logiche esplicative è sicuramente il Detective Monk, il superfobico-ipocondriaco personaggio magistralmente interpretato da Tony Shalboub, mentre diametralmente all’opposto (nel senso più vicino a sensibilità esplicative scientifiche ispirate alla psicologia sociale e alla sociologia criminale) è Criminal Minds. Nel mezzo a diverso titolo: Law & Order nei suoi diversi franchise (con la variante Criminal Intent più vicina a Criminal Minds), Cold Case, Without a Trace (Senza Traccia: dove usano solo un asse temporale disegnato sulla lavagna per ricostruire gli spostamenti della vittima), Genesis.

Quarto quadrante (in basso a destra)
Vuoto. Non mi è venuta in mente neanche una serie televisiva che usa l’intelligenza tecnologica per elaborare spiegazioni intenzionali. Forse questo spazio ancora non è stato coperto da nessuna serie poliziesca.
Vi viene in mente un modo per mettere insieme una raccolta tecnologizzata di indizi da usare per una spiegazione simil-psico/sociologica? A me si (forse).
Un serial TV dove una squadra raccoglie tracce lasciate attraverso l’uso di tecnologie (chat, consultazione di siti, uso di twitter, uso di cellulari, ecc.) per poi descrivere comportamenti e azioni di un criminale: una specie di profiling tecnologico (non storcete il naso: esistono diversi studi interessanti i questo senso).

Ovviamente la mia mappa di posizionamento esplicativo delle serie televisive poliziesche è solo un’elucubrazione in cui ho giocato con le mie antiche conoscenze gnoseologiche, epistemologiche, metodologiche e Dio solo sa che altro.

A questo punto passo la parola a voi (appassionati di serie poliziesche) nei commenti e vi chiedo:
1. Che ne pensate?
2. Gli assi da me scelti sono esplicativi di qualcosa o dovrebbero essere cambiati?
3. Ho dimenticato qualche serie TV che merita?
4. Consigli, suggerimenti, critiche?
5. Come posso migliorare la mia mappa?
6. Il quarto quadrante è davvero vuoto?

A disposizione per qualunque tipo di confronto.

PS: Se qualche sceneggiatore televisivo si fa inspirare dalle mie osservazioni sul quarto quadrante e scrive una fiction poliziesca, si ricordi almeno di farmi avere un incarico da consulente 😛

PPS: Nel mio spazio Flickr la mappa è cliccabile.

PPPS: Ha ragione mia moglie. In questi ultimi mesi sto passando troppe ore davanti Fox Crime 🙂

11 thoughts on “Mappa dei detective seriali

  1. Interessante. Direi che forse potresti approfondire The Wire e The Shield. Dexter innovativo, ma forse è un po’ atipico, pur avendo un plot da crime fiction.

    Per quanto riguarda il panorama crime fiction sento la mancanza di un hard boiled moderno basato su un detective vecchio stampo(che magari fa uso di tecnologie moderne ;-))

  2. Anche tu foxcrime-dipendente, eh? 🙂

    Le considerazioni che tu hai sviluppato sul quarto quadrante le avevo fatte anch’io, più per il versante narrativa. Immaginavo un giallo che si svolgesse tra social network, chat, twitter/im-maniaci ecc, con uno stile ipertestuale che sconfinasse nella Rete attraverso un ebook online.

    Del resto nei vari telefilm sempre più spesso i protagonisti si rivolgono ai tecnici informatici: sarebbe ora di un CVSI, Crime Virtual Scene Investigation…

    Se mi viene in mente qualcosa, ripasso di qui.

  3. @Elena
    In che senso ci vedresti bene i libri? Dimmi, dimmi…. 🙂

    @Vincos
    Grazie della segnalazione (e degli apprezzamenti) su The Wire ti seguo, mentre per The Shield no, per il semplice fatto che in quella serie, non è la cattura del criminale al centro del plot (sono criminali e corrotti quasi tutti i poliziotti, li…) quindi sarebbe difficile elaborare un “modello esplicativo di cattura del criminale” 🙂

    @Federico
    Sono contento che ci sia qualcun altro che ammette la propria fox-crime-dipendenza 😉
    La tua idea di giallo tecnologico l’abbraccio con forza, anche se la vedrei bene resa con il linguaggio della televisione (forse perché non sono un granché come lettore).
    Ad ogni modo considerati più che benvenuto per contribuire al dibattito.

    @@
    Riflessione estemporanea
    Ma in questo fiorire di barcamp, nessuno ha pensato ad un barcamp-crime dove discutere allegramente dei nostri beniamini televisivi-letterari-cinematografici?
    Magari ce lo facciamo sponsorizzare da FoxItalia (prendendo spunto dal fatto che FoxCrime è un progetto italiano)
    Il rischio forse è che assuma i connotati di una fandom convention, ma cos’è un barcamp se non un blog-fandom-convention?
    Credo…

  4. Perchè, secondo me, è difficile “rendere” su uno schermo l’elaborazione di una intuizione di questo tipo … nel libro, spesso, trovi cose, sensazioni, ragionamenti che nei film o nelle serie non puoi trovare, per quanto bravo sia un attore.

  5. Un elemento che da bibliotecaria mi ha sempre colpito in CSI è l’uso che nell’investigazione si fa di banche dati completissime e onnipervasive: non solo impronte digitali e proiettili, ma anche raccolte più fantasmagoriche come impronte di gomme di auto, di modelli di auto di qualunque tempo, modello e colore, ecc. Un panorama che delinea una specie di iper-storaggio delle informazioni che mi affascina moltissimo (anche perché ne scorgo una certa irrealizzabilità…). Gestione dell’informazione potrebbe essere una dimensione significativa per analizzare serie come queste?

  6. Ciao Virginia,
    ti dirò che la possibilità di banche dati ultra-aggiornate in CSI è una cosa che affascina moltissimo anche me (non sono un bibliotecario ma colgo le potenzialità di tali strumenti anche per la ricerca sociale).

    La dimensione “Gestione dell’informazione” potrebbe essere molto interessante da inserire in una analisi di queste serie, anche perché credo che sia correlata con il grado di formalizzazione di una disciplina (o – meglio – delle variabili che connotano una disciplina).
    Ottima intuizione: grazie per averla condivisa 🙂

    Torna a trovarmi quando vuoi: ho un debole per i bibliotecari.
    Un po’ perché mi hanno più volte salvato la vita trovandomi materiali della cui accessibilità disperavo, un po’ perché per un breve periodo della mia vita – il servizio civile – lo sono stato anch’io 🙂

  7. Molto interessante questa mappa.
    Secondo me tra le serie manca Missing.
    Anche se effettivamente non saprei dove posizionarla. Sicuramente nella parte bassa della mappa, ma i crimini risolti grazie ad una sensitiva (diventata tale a causa di una folgorazione) fanno parte dell’intelligenza umana o tecnologica?

  8. Ciao Enzo: grazie per le tue osservazioni.
    Non sono sicuro che Missing possa rientrare nella mappa, data la componente metafisica della raccolta delle informazioni per consegnare il cattivo alla giustizia.
    Comunque, se avesse una collocazione, secondo me sarebbe in basso a sinistra, poiche immagino che le capacità metapsichiche comunque fanno parte della sfera psicologica-umana (per quanto “allargata”).
    Che ne pensi?

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