Un manager che siede in un consiglio di amministrazione per tigna, appassionato dei prodotti Mozilla, che conosce il valore della cultura e del ruolo culturale svolto dalla società che presiede.

Poche pennellate per il ritratto di Franco Bernabé, amministratore delegato di Telecom Italia che venerdì scorso ha incontrato i blogger nel corso di un incontro moderato da Luca De Biase, che si è svolto nelle sale del MART a Rovereto, parte degli eventi in programma della BlogFest di Riva del Garda, che si è conclusa domenica scorsa.

L’incontro con una rappresentanza di blogger – eravamo in tutto una trentina o poco più – è stato organizzato dalla società Digital PR all’interno di una serie di iniziative di cui si sta rendendo protagonista la Telecom: il discorso restaurato di Gandhi, il blog AvoiComunicare, le chat organizzate con personaggi dal calibro internazionale.

Tornando all’incontro con Bernabè, l’impressione complessiva che ho avuto è stato quello di una voglia di ascoltarsi reciprocamente.
Da una parte i blogger, desiderosi di capire che tipo di atteggiamento avesse l’attuale amministratore delegato della compagnia di telecomunicazioni più importante del paese. Dall’altro Franco Bernabé, curioso di comprendere l’immagine che gode la propria azienda tra un parterre di persone che per lavoro o per passione si occupa di problemi della rete.

Deluso chi si aspettava uno scontro sui temi caldi che fanno di Telecom una compagnia spesso al centro della cronaca. Paradossalmente, deluso anche lo stesso Bernabé che si aspettava domande più cattive.
Invece è stata una discussione cordiale e conoscitiva su temi delicati: lo stato della banda larga in Italia, il futuro della NGN, la questione sulla Net Neutrality. Ovviamente non sono mancate le domande ossequiose, così come le domande più dure. Ma la voglia non era quella di scontrarsi, ma quella di capire se ci sono i margini di un dialogo. Non è un caso infatti se ci è stato chi – in maniera volutamente provocatoria – ha fatto notare all’AD di Telecom che aveva davanti in quel momento una buona fetta delle energie creative che fanno parte della rete in Italia e che Telecom potrebbe coinvolgere nelle sue strategie.

Alcune domande hanno trovato risposta, altre sono rimaste un po’ a metà, altre ancora glissate. Sta di fatto comunque che l’incontro è stato soddisfacente e positivo per la platea nel complesso, un po’ perché Bernabé provava – con successi alterni – a parlare la stessa lingua dei blogger (tentativo reso esplicito quando prima di prendere posto in sala si è tolto la cravatta). Un po’ perché i blogger avevano un atteggiamento di curiosità non polemica.
Bernabé si aspettava un fuoco di fila di domande cattive, ma questo sarebbe stato un atteggiamento da conferenza stampa con giornalisti specializzati.
Il problema è che i blogger prima di tutto sono cittadini che usano la tecnologia, ed è questa la dimensione che è emersa con grande forza. Un cittadino chiede per sapere, non per uno scoop o per mostrare limiti e successi di una compagnia.

L’esperienza è stata molto positiva, grazie anche alle persone che ci hanno lavorato per renderla tale: ora vedremo cosa sarà Telecom.

Qui sotto il servizio de La7 sull’evento per vedere qualche faccia presente all’incontro (d’altronde la blogosfera italiana non è poco più di un paesotto?) 🙂