Ieri sera, in concomitanza con la Social Media Week di Roma, si è svolta la Global Ignite Week, ovvero la sera in cui in tutto il mondo si sarebbero svolti degli incontri fatti con lo stile Ignite.
La manifestazione si è svolta anche a Roma, grazie a Ignite Italia animata da Nicola Mattina e Luca Sartoni, ormai veterani di questi incontri in Italia.
Gli interventi sono stati tanti e tutti molto interessanti, come tradizione in queste serate.
Quelli che mi sono piaciuti in maniera particolare sono stati:
Gabriele Loiacono su QubeOS un sistema operativo browser-based e tutto con tecnologia italiana,
Fabio Lalli e la sua case history della app Baby2.0 frutto della sua esperienza di neo-papà (come lo capisco),
Luca Sartoni e l’interessante uso del concetto di violenza simbolica di Pierre Bourdieu applicato ai social media,
Luca Alagna con le sue interessanti riflessioni su social media e rivoluzioni nel Maghreb, Giulio de Luise e il progetto OpenSanremo per una votazione trasparente delle canzoni del festival (progetto a cui va la mia personalissima standing ovation),
Matteo Fantuzzi e Cunda, una piattaforma per il mobile publishing aperto a tutti.
e io?
Io invece ho presentato un intervento dal titolo “Chi ha paura dei social media. Il web partecipativo e i suoi nemici”, in cui ho fatto una rapida rassegna delle posizioni ideologiche che esprimono critiche alla cultura legata al web 2.0 e ai social media.
Mi sembrava un buon argomento per riflettere su questa abbuffata di social grap, beta perpetuo, modelli freemium, social media marketing, e tutto l’ambaradam a cui il web partecipativo ci ha abituato.
La mia personale posizione è stata quella di ricondurre queste critiche in un contesto più ampio, ma comunque osservare che la controparte dell’intelligenza collettiva potrebbe essere la formazione di una sorta di “formicaio sociale“, un po’ come ci ha abituato l’immaginario fantascientifico che ha prodotto personaggi com i Borg (personaggi di Star Trek Next Generation e Voyager) o come il mondo neuralmente connesso di Matrix.
Qui in basso le mie slide: ogni commento è il benvenuto.
Dimenticavo: per chi volesse incontrare alcuni dei protagonisti di ieri, l’appuntamento è per stasera per l’Happy Networking Hour organizzato dalle GGD di Roma.
Ho trovato molto interessante la tua presentazione dalla quale però non ho ben capito come hai presentato il mondo, o meglio l’universo, del open-source (e free software). Mi piacerebbe tu dessi un’occhiata e commentassi ad una piccola presentazione che ho realizzato a riguardo (ti mando il link su twitter per non spammare). Ciao!
In realtà non ho presentato il mondo dell’open source. Mi sono limitato a dire che tra i detrattori del web 2.0 i due bersagli preferiti sono Wikipedia e Linux.
Grazie per l’apprezzamento e per il link alla tua presentazione e passa pure quando vuoi! 🙂