Le cibervie del signore sono infinite

Donna, bianca, di mezza età, educazione universitaria. È l?identikit del fedele online secondo quanto tratteggiato dall?ultimo Pew Internet Report pubblicato lo scorso 5 aprile, dal titolo ?Faith online?.

La ricerca avente come oggetto di studio il popolo degli internauti americani (128 milioni), rileva che almeno il 64% ha praticato attività online collegate alla religione, pari a circa 84 milioni di persone.

A ben vedere il team dei ricercatori del rapporto (Stewart M. Hoover, Lynn Schofield Clark e Lee Rainie) usano un concetto di ?attività collegata alla religione? piuttosto allargato. Si va dalla lettura di notizie relative ad argomenti religiosi (32%), a fino alla spedizione di cartoline collegate a festività religiose (35%).
Ma questo non toglie che alcuni risultati della ricerca siano piuttosto interessanti e facciano riflettere sul ?lato umano? della rete.

Un risultato interessante della ricerca è che il tipico consumatore di informazioni religiose, è già un devoto praticante, e l?uso quotidiano di internet come risorsa informativa di argomenti legati alla fede, non fa altro che rafforzare la propria identità religiosa, oltre che aumentare il loro già consistente coinvolgimento nelle attività della propria comunità. La religiosità online sembra essere un supplemento piuttosto che un sostituto della religiosità tradizionale.
L?identità dei consumatori di informazioni religiose è piuttosto interessante. La ricerca partiva dal presupposto che l?utente di internet preferisse dare una connotazione culturale alla propria fede (si dichiarasse cioè una persona spirituale) piuttosto che una connotazione sacra (una persona religiosa). Invece il 54% degli intervistati dichiara si sentirsi sia religioso che spirituale. Con una eccezione: gli utenti forti di internet preferiscono definirsi soggetti spirituali ma non religiosi (33%)

Si potrebbe pensare al devoto online come un soggetto che cammina verso la strada del fondamentalismo. Invece no. Ben il 26% degli intervistati dichiara di usare la rete come fonte per avere maggiori informazioni sulle religioni degli altri. I motivi di tale interesse sono da ricercarsi nella curiosità (51%), nella voglia di scambiare informazioni con altre religioni per la loro crescita personale (13%), oppure per entrambi i motivi (31%).

Curiosità: gli evangelici sono la comunità con il maggior uso di internet per questioni religiose. Non solo usano e scambiano informazioni online ad argomento religioso (69%), ma sono appassionati consumatori di informazioni relative alla propria religione (36%) e ad altre confessioni (33%).

Appunti per una sintesi scherzosa: ci sono un sacco di donne di mezza età evangeliche che vanno su internet per cercare e scambiare informazioni religiose, abitudine che che le porta a partecipare ancora più frequentemente alle attività della propria comunità. Queste pratiche le fanno sentire contemporaneamente spirituali e religiose, ma nel dubbio cercano informazioni anche su altre religioni.

Ecco confermati i risultati della ricerca: Buona Pasqua a tutti.

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