Peste digitale

Virus e pandemie: chi crede che il mondo online sia lontano da questi problemi, si sbaglia di grosso.
Il famoso sito di online gaming World of Warcraft è stato colpito da una specie di “peste” digitale (o virtuale se si preferisce) che sembra stia mietendo “vittime” in maniera massiccia.

La storia.
World of Warcraft (per gli amici WoW) è un videogioco online ad ambientazione fantasy che si sviluppa in un mondo – chiamato Azeroth – completamente virtuale e che conta oltre 4 milioni di giocatori in tutto il mondo.

Per rendere la saga più avvincente, la compagnia che produce il gioco, la Blizzard Entertainment, aggiunge di tanto in tanto diversi ambienti (chiamati dungeons) che hanno delle caratteristiche specifiche e che servono a rendere la storia di WoW sempre più complessa.

Un paio di settimane fa è stata aggiunta un’ambientazione in cui i giocatori potevano sfidare Hakkar, il “dio del sangue”.
Sconfitto a morte, Hakkar, con il suo sangue avrebbe sparso una specie di virus che avrebbe infettato e indebolito i personaggi meno forti che si sarebbero trovati nelle sue immediate vicinanze.

Alcuni giocatori, invece, sono riusciti a infettare un cucciolo virtuale e rilasciarlo nella città degli orchi di Ogrimmar, provocando una contagio in grado di propagarsi da un personaggio all’altro.
Non solo. Mentre alcuni personaggi non colpiti dal virus di Hakkar, si trasformano in “portatori sani” della malattia, altri – quelli appartenenti ai livelli più bassi – muoiono istantaneamente.

Archimonde è stato il primo regno (prosaicamente si tratta di un server) ad essere colpito dalla peste digitale, anche se sembra che altri due siano stati infettati.
In realtà le dimensioni della minaccia sono piutosto limitate dato che è difficile uccidere Hakkar, ma la situazione è quantomeno particolare dato che molti forum legati a WoW raccontano di paesaggi spettrali con centinaia di corpi sparsi per le strade delle città virtuali.
Inoltre i personaggi “morti” possono ritornare a vivere, anche perche la Blizzard ha sviluppato una patch che contiene gli effetti della peste.

Cosa dire?
Ormai il mondo online sta sempre di più somigliando – nei processi sociali – al mondo offline, e forse persino la distinzione reale/virtuale sta segnando il passo in questi ultimi giorni.

[Fonte: BBC news, Deadly plague hits Warcraft world ]

3 thoughts on “Peste digitale

  1. Ciao Prof. il tuo blog è sempre più figo!!Ma che piattaforma è?Iobloggo,Blogger o altro? Poi l’ho aperto il blog per fare il fantacalcio.Ci stiamo ammazzando dalle risate, non ti dico i messaggi, i sondaggi e i commenti che ci lasciamo!!Oltre ai post demenziali ho provato anche a scrivere qualcosina di un pò più serio, perchè mi piace molto parlare di sport; è il tempo che manca!Prima o poi però dovrò ordinarlo un pò, perchè l’ho fatto in quattro e quattr’otto senza badare ad un minimo di stile. (http://onlyforplayers.iobloggo.com)
    Volevo ringraziarti per il termine che mi hai suggerito, a me piace molto, non mi rimane che proporlo alla direzione. Se passa poi stecchiamo!!!!

    Un salutone e a presto
    Alessandro

  2. Buongiorno prof.,
    arrivo su tecnoetica direttamente dalla bacheca elettronica, per dare un’occhiata ai temi di ricerca di cui si occupa ed è bello trovare questo articolo! il punto è che, durante la sessione estiva,studiando su Moores “il consumo dei media” avevo avuto una specie di enlightment, un’idea di tesi… eh sì! si trattava proprio di world of warcraft!in realtà era mia intenzione darmi l’ultimo esame, prima di preparare sociologia delle comunicazioni di massa e quindi dedicarmi completamente alla tesi… credo che dovrei venire direttamente da lei o cmq scriverle in privato… forse dovrei raccogliere già un po’ di materiali in modo sistematico, oppure argomentarli seguendo un percorso logico, anzichè esporle le mie molteplici idee a riguardo in modo un po’ cautico ma enfatico… o forse, come molti che approcciano per la prima volta con l’argomento tesi non so bene come muovermi…
    le auguro una buona giornata!
    Cristina

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