Esce Venice, entra Joost


Finalmente dopo un tam tam blog-mediatico che ha messo in fibrillazione tutta la rete, il dado è tratto.
E’ stato lanciato oggi Joost, il progetto di P2P che a detta di molti commentatori potrebbe rappresentare un nuovo modello sia per quella forma emergente di Media 2.0 (ovvero i media tradizionali “ibridati” da filosofie e applicazioni web 2.0), sia per il vasto popolo della rete che sempre più scontento della Tv cosa fa? Si guarda Youtube. 😉
Per le nostre conversazioni nei salotti buoni della cultura digitale, ecco un paio di cose da tenere a mente.

1. Il lancio
Il lancio del nuovo modello di P2P television è stato dato ieri direttamente dal blog di Janus Friis (“Friis: chie era costui?”: prego leggere sotto)

2. Il progetto
Alla base di Joost, precedentemente denominato The Venice Project, ci sono Janus Friis e Niklas Zennstrom che hanno una lunghissima esperienza del mondo e delle applicazioni basate su protocolli P2P.
Infatti entrambi sono fondatori di Kazaa prima – uno dei client di file sharing più usato anche se recentemente scalzato da Emule e BitTorrent – e di Skype poi – ovvero uno dei più famosi software di VOIP basato (tanto per cambiare) su protocollo P2P.

3. Le indiscrezioni
Si è detto di tutto su questo progetto nei giorni precedenti al lancio, anche perchè Friis e Zennstrom sono maestri nello sfruttamento in salsa web 2.0 delle opportunità del P2P.
In realtà niente di completamente nuovo sotto il sole: il rapporto EITO 2006 già sottolineava come il P2P fosse una opportunità per il crescente mercato dell’econtent.
Secondo alcuni bene informati (Om Malik via VOIP blog), alla base di alcune soluzioni tecniche del progetto c’è il cuore (si legge kernel) di Mozilla per risolvere alcune questioni legate al porting (AKA stessi contenuti su web-piattaforme diverse).

4. Che roba è?
Ingredienti per il cocktail Joost: 30% di tecnologie P2P, 15% Social network, 20% Chat, 5% Interfaccia alla WoW (secondo me), 20% di Contenuti generati dagli utenti, 10% di Feed RSS. Da servire con uno spruzzo di noia televisiva!!
E’ la user-generated-TV baby, e non la puoi fermare!

5. Ma perchè?

È davvero semplice: stiamo cercando di mettere insieme il meglio della televisione con il meglio di Internet. Riteniamo che la TV sia uno dei più potenti mass media di tutti i tempi. La gente ama la TV ma la odia allo stesso tempo. Ama spesso le storie che racconta, la sua ricchezza e la sua qualità. Ma odia la sua linearità, la mancanza di scelta, la mancanza di cose basilari, come poter effettuare delle ricerche. E di tutto ciò a cui ci siamo abituati con Internet: tag, suggerimenti, scelta e via dicendo…

Firmato: Janus Friis. Punto(informatico) e basta.

5 thoughts on “Esce Venice, entra Joost

  1. Più che gli aspetti da user-generated-tv, che la posizionerebbero come rivale diretto di YouTube, io penso che sia più interessante l’aspetto di contenuti di livello, forniti da aziende del settore. Gli aspetti di social network dovrebbero essere un po’ più stressati e sono convinto che sarà uno degli aspetti di miglioramento della beta su cui dovrebbero più insistere.

  2. La mia motivazione per sperimentare Joost é quella di vedere come una forma di TV puo aiutare nel cambio di un sistema chiuso di TV in tutto il mondo, dove quello che si vede non é spesso quello che vogliamo e abbiamo diritto di ricevere.

    Mi chiamo Licio Bruno, sono brasiliano, cantante lirico, abito a Rio de Janeiro, Brasile e la mia email é
    [email protected]

    La ringrazio per un’auspicioso invito, se pensa che merito…

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