Mi è già capitato lo scorso anno, e quest’anno si replica.
Mi riferisco al seminario che sono stato chiamato a svolgere sul tema del giornalismo online organizzato dalla cattedra di Storia del Giornalismo e dei Media Elettronici, tenuta dal prof. Giovanni Orsina presso la Facoltà di Scienze Politiche della LUISS.
Lo scorso mi sono dovuto occupare delle nuove tendenze di giornalismo online (blog, wiki et similia), mentre quest’anno mi è stato chiesto di occuparmi del giornalismo online nelle sue diverse forme.
Dato che il seminario dura due giorni (il 30 novembre e il 14 dicembre), ho deciso che il mio intervento sarà strutturato in questo modo: il primo giorno le caratteristiche generali del giornalismo online, il secondo giorno invece i nuovi modelli giornalistici.
Le slide che vedete qui sopra fanno riferimento alla prima giornata di seminario, tenuta lo scorso 30 novembre.
L’intervento – da un punto di vista logico è stato strutturato nel modo seguente:
1. Principi: il mercato dell’informazione, l’effetto path dependency
2. Piattaforme: i giornali online
3. Professionisti: i web-giornalisti
4. Pubblico: i lettori in internet
Dal punto di vista argomentativo invece, mi sono rifatto alla sterminata letteratura sulle testate giornalistiche online di marca inglese/statunitense, cercando di portare dati provenienti da ricerche effettuate nel panorama italiano e recentemente pubblicate su Problemi dell’Informazione.
Uno dei problemi con cui mi sono scontrato, è la frammentazione delle ricerche empiriche sul tema a fronte di una mancanza di teorie – anche embrionali – su questo argomento. Ma ovviamente dato che non è precisamente il mio settore di ricerca, su questo chiedo lumi a chi fa ricerca specificamente su questi temi.
Ad ogni modo le slide le trovate in testa al post con tanto di bibliografia di riferimento (in ordine di citazione).
Al solito: commenti e osservazioni sono più che graditi.