Un seminario sulla scienza 2.0 e un esperimento

Avete mai sentito parlare della scienza 2.0?
Detto in maniera ultrasemplificata non è altro che l’uso delle tecnologie tipiche del web 2.0 per facilitare il lavoro del ricercatore scientifico. La questione potrebbe sembrare poco interessante, ma se si considera che è un modo con cui si espandono le reti di collaborazione scientifica nonché un canale con cui i cittadini possono partecipare al processo di costruzione del sapere scientifico allora le cose cambiano prospettiva.
Per esempio: lo sapevate che esistono diverse applicazioni tipo Facebook per connettere i ricercatori fra loro? E che esiste un Youtube per la diffusione dei risultati ricerche scientifiche?
Tra l’altro un aspetto molto delicato della questione è il cosiddetto open notebook, ovvero la possibilità che gli appunti intermedi di un processo di ricerca vengano pubblicati online e lasciati alla libera utilizzazione di chi interessato, un’applicazione del modello dell’open software alla produzione di sapere scientifico.
Di questi temi, delle loro conseguenze e di altri aspetti che coinvolgono non solo i ricercatori scientifici, ma anche i semplici cittadini, si parlerà ad un seminario di studi dal titolo “La scienza ai tempi del web partecipativo” organizzato dall’associazione STS Italia (di cui sono membro e socio fondatore) e che si terrà alla facoltà di Sociologia de la Sapienza Università di Roma (via Salaria 113):

Mercoledì 17 dicembre 2008 dalle ore 9.30 (aula B14, primo piano)

Se volete avere informazioni sul programma e sulle persone che interverranno, qui troverete tutte le informazioni necessarie.

Sopra potete vedere le slide del mio intervento (che ho preparato con un po’ di anticipo).
Anzi, se volete potete indicarmi aggiustamenti, correzioni e idee da inserire: così non solo esperimento su di me una forma 2.0 di collaborazione scientifica, ma faccio del mio stesso intervento un esempio di scienza 2.0. Ovviamente inserirò la presentazione definitiva frutto dei vostri consigli a fine seminario e inserirò una slide di ringraziamento a tutti coloro che avranno avuto la pazienza e la cortesia di emendare le informazioni che ho schematicamente inserito.

Se conoscete poco l’argomento e volete arrivare “preparati”, vi posso consigliare la lettura di alcuni post e un articolo che ho fatto su questo argomento:

Conversazioni Punto Beta: Verso la scienza 2.0
Conversazioni Punto Beta: Science Commons. Quando la scienza diventa bene comune
Internet Magazine: Una coda lunga di scienziati.

4 thoughts on “Un seminario sulla scienza 2.0 e un esperimento

  1. Da un mio post:”Esiste una comunità di ricercatori e scienziati, Research Blogging, che raccoglie post in cui vengono condivise e commentate ricerche già pubblicate su riviste scientifiche. Si tratta di una sorta di peer review a posteriori. Il meccanismo è piuttosto semplice: ogni utente scrive un post sul proprio blog, aggiunge uno snippet o widget (comunque un frammento di codice) per segnalare che quel post è dedicato alla recensione di un articolo pubblicato ed un software che monitora i blog degli utenti registrati provvederà a “pescarlo” e ad inserirlo automaticamente – e con la giusta formattazione – nel blog aggregatore.”

    Da “Geek Librarian”:http://bonariabiancu.wordpress.com/2008/05/17/open-culture-la-conversazione-e-cominciata/
    http://bonariabiancu.wordpress.com/2008/05/02/open-data-web-semantico-e-science-20/

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