Finanziamenti alla banda larga: priorità o no?

DNews Banda Larga intervista Bennato

Il sottosegreterio alla presidenza del consiglio Gianni Letta, alla domanda che gli è stata posta sulla destinazione degli 800 milioni di euro destinati allo sviluppo della banda larga in Italia ha sottolineato che in questo momento altre priorità sono sul tavolo del governo.

La domanda a questo punto è: la banda larga in Italia è un lusso, una commodity o una necessità infrastrutturale per rilanciare l’economia italiana?

Nel numero oggi in distribuzione di DNews c’è un interessante articolo a firma di Angelo di Mambro che prova a rispondere alle questioni di cui sopra attraverso le riflessioni di una serie di protagonisti del mondo digitale italiano come Layla Pavone (IAB Italia) e Guido Scorza (Istituto Politiche per l’Innovazione)

E ovviamente c’è anche una rapida riflessione del sottoscritto
🙂

5 thoughts on “Finanziamenti alla banda larga: priorità o no?

  1. qualche settimana fa si parlò di banda larga e del fatto che paesi come la Finlandia hanno investito su questo per favorire l’economia. poco tempo dopo il Ministro Brunetta aveva promesso che il Governo avrebbe stanziato fondi (800 milioni di euro) proprio per la banda larga. ora ecco la retromarcia: i fondi previsti son stati tagliati. questo è un vero peccato perchè si tratta di uno dei motori
    dell’innovazione per il Paese, sia per i cittadini che per le imprese,
    a maggior ragione in tempo di crisi, quando investire su Internet può
    voler dire tagliare i costi e rilanciare le attività. di conseguenza si può facilmente intuire quali vantaggi comporta “asfaltare le autostrade digitali” e favorire la navigazione on line sia per scopi privati, che per scopi di impresa, il quale ha la possibilità di aggiornarsi e programmare investimenti con minori costi e con più informazioni. anche l’On. dell’UDC Rao si è esposto sul tema affermando che l’Italia ha proprio bisogno della banda larga, proprio per uscire dalla crisi. spero proprio che il Governo capisca il danno che potrebbe causare un taglio di queste dimensioni.

  2. Che la banda larga sia un diritto anche degli italiani è scontato. Purtroppo, però, non è altrettanto scontato l’impegno del nostro governo per far sì che la banda larga diventi davvero un diritto per tutti. Concordo sul fatto che sicuramente in Italia esistano molti altri problemi, sicuramente ben più gravi dell’assenza di banda larga, ma un Paese come il nostro, che è in questo momento il 6° Stato più ricco del mondo, non può non disporre in tutto il territorio nazionale di un elemento come la banda larga che è fondamentale per i cittadini come per le aziende. Anche io ho apprezzato molto l’intervento di Rao dell’UDC: “Gran parte dello sviluppo del nostro paese e’ bloccato dal pesante ritardo infrastrutturale: viario e digitale. I paesi piu’ avanzati nel mondo, nei momenti di crisi si impegnano ad ampliare le ‘autostrade digitali’, il nostro governo invece sceglie di bloccare i fondi per la banda larga e condanna l’Italia a una piu’ difficile uscita dalla crisi”. Credo proprio che Rao abbia ragione. Speriamo proprio che il governo cambi idea!

  3. Internet dev’essere una RISORSA, non un PESO. Il Governo non riesce a capirlo, e non vuole investire su questo importante mezzo per la comunicazione. ..Eppure neanche un mese fa si parlava di battere sul tempo l’Europa, di diffondere la banda larga in tutt’Italia,di ricoprire tutto il territorio, perfino i comuni più piccoli e di periferia. E oggi? Soltanto promesse. Beh, penso che uno dei pochi partiti ad aver capito l’importanza di questo mezzo sia l’UDC, e che stia spingendo per una “rivoluzione informatica” di cui, purtroppo, si parla da troppo tempo, ma per cui si fa ancora troppo poco.
    Marta

  4. La cosa che mi lascia sconcertato è che ci sarebbe anche il WiMAX. Non comporta alcuna spesa infrastrutturale, visto che è una semplice antennina che è in grado di dare ottima copertura per 50 km quadrati. Veloce, gratis (come lo è in molti paesi fra cui THAILANDIA E TAIWAN) e non richiede, come ho già detto, grosse spese. Invece noi paghiamo i vari servizi ADSL che, casualmente, sono caratterizzati dai più alti costi al consumatore d’Europa. Ho cercato su internet. In Francia, ad esempio, una VERA connessione ADSL a 20 MEGA (non 20 finti che sono 10 effettivi come in italia) costa 19.90€ al mese. Andate a vedere quanto costa lo stesso tipo di connessione in italia. E andate a guardare Telecom, non quelle cagate (scusandomi per il francesismo) di Tele2 e Tiscali.
    Alla domanda di Tele2:”Perchè pagare di più?” rispondo sempre agli utenti di Tele2:”Semplice, per avere la possibilità di avere una connessione decente.”

    Cmq è vero, il governo ha altre priorità. Come ad esempio, salvare il LORO presidente dai processi a suo carico. Pensate che si curino di rilanciare il paese? Naaa. A loro non importa. Loro saranno morti ricchi e di vecchiaia, quando pagheremo noi gli effetti dei loro sfracelli.

  5. Guido Fallica “l WiMAX. Non comporta alcuna spesa infrastrutturale, visto che è una semplice antennina che è in grado di dare ottima copertura per 50 km quadrati. Veloce, gratis (come lo è in molti paesi fra cui THAILANDIA E TAIWAN) e non richiede, come ho già detto, grosse spese.”

    il wimax comporta, ovviamente, una spesa infrastrutturale: ti sembra facile individuare centinaia di antenne da installare??? Gratis: se tu fossi un provider, offriresti un servizio gratis???????????

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