Ieri è apparso sull’edizione online de Il Giornale un articolo che ha suscitato la mia curiosità.
L’articolo aveva come titolo “Ecco il manuale che spiega ai migranti come fare sesso con le donne europee”.
L’immagine esplicita e la notizia piuttosto curiosa mi hanno portato a leggere il pezzo in questione.
In estrema sintesi, la notizia è questa:
Il governo tedesco ha inaugurato una pagina web in cui vengono spiegate ai nuovi arrivati i comportamenti a cui si devono attenere se vogliono avere rapporti sessuali con le donne tedesche. Con tanto di immagini a corredare le spiegazioni. E specificano: “Stupri e mutilazioni genitali non sono accettate culturalmente”
Secondo l’articolo in questione, il sito Zanzu.de (tagline: My Body in words and image) sarebbe un sito pensato esplicitamente per facilitare i rapporti sessuali delle persone di colore, nonwhites come si affretta a specificare il giornalista in questione.
Cosa lo renderebbe una guida per migranti e persone non bianche ai rapporti sessuali con cittadini tedeschi?
In primo luogo il video introduttivo al sito
Il video introduttivo con cui si apre la pagina spiega chiaramente quale sia lo scopo prefissato: “dare consigli sul sesso e la sessualità ai migranti che non hanno ancora vissuto in Germania per molto tempo”.
In secondo luogo i disegni assolutamente espliciti
espliciti disegni per ritrarre degli atti sessuali interrazziali tra persone, con spiegazioni anche sull’omosessualità, bisessualità e “transgenderismo”.
In terzo luogo il gran numero di lingue in cui il sito è disponibile e gli espliciti riferimenti a comportamenti criminosi come “il delitto d’onore” e la violenza sessuale, le mutilazioni genitali
Disponibile in 12 lingue, tra cui l’arabo il turco e il farsi, nel sito è chiaramente spiegato come esso sia destinato soprattutto alle persone non-bianche (nonwhites) provenienti dai Paesi del terzo mondo. Nella sezione “relazione e sentimenti” per esempio, viene chiaramente spiegato come il delitto d’onore non sia accettato in Europa
[…]
Un’altra sezione, chiamata “diritti e leggi” spiega ai nuovi arrivati perché non debbano praticare violenze sessuali sulle donne.
[…]
In un’altra sezione, chiamata “mutilazione genitale femminile” i nuovi arrivati sono avvertiti che tale pratica, “è illegale in Europa e proibita dalla legge anche se fatta per ragioni culturali”.
Il quarto motivo sono le frequenti immagini di sesso interazziale
È nella sezione “Tipologie di sesso” che il vero obiettivo del sito viene descritto chiaramente: utilizzando solo immagini che ritraggono scene di sesso interrazziale, vengono illustrati ai “migranti” (e non ai tedeschi) i termini ai quali si devono attenere per avere dei rapporti sessuali con delle tedesche o dei tedeschi.
Ed infine una sintesi ed una spiegazione del motivo alla base di un sito specificamente pensato per gli immigrati
Ma perché il governo tedesco avrebbe deciso di aprire una tale pagina? Evidentemente gli episodi di violenza sessuale avvenuti a Colonia durante la notte di Capodanno, le vicende analoghe che sono state denunciate su tutto il territorio nazionale e le reazioni intimorite che si stanno manifestando nell’opinione pubblica hanno portato il governo a prendere delle contromisure, tentando di “educare” i nuovi arrivati alle abitudini sessuali dell’Occidente. Per far sì che la Germania multiculturale non si trasformi in una nuova società ad alta conflittualità sociale.
Controlliamo a questo punto se tutto ciò descritto nell’articolo corrisponde alla verità oppure le informazioni sono state raccontate in maniera non completamente corretta.
Cos’è Zanzu?
E’ un progetto del Centro Federale Tedesco per l’educazione sanitaria e Sensoa, il Centro di competenza fiammingo per l’educazione sessuale.
Il portale – con obiettivi di educazione sessuale e prevenzione di malattie sessualmente trasmesse – è specificamente pensato per essere consultato dai migranti.
Punto 1: video
Il video introduttivo spiega motivi e caratteristiche del sito ed è solo in lingua tedesca
Il video riferisce esplicitamente al fatto che il sito Zanzu si rivolge ai migranti (ho chiesto aiuto ai miei studenti per una traduzione non letterale del testo del video). Così come è vero che nel disclaimer del sito, viene sottolineato come i contenuti siano stati approvati da esperti europei e dell’Organizzazione mondiale della sanità.
The content on this website was approved by an international advisory board of European experts in the field of sexual and reproductive health including representatives of WHO.
Punto 2: Disegni espliciti
Il sito è un progetto sistematico di educazione sessuale.
E’ vero: sono presenti diversi disegni espliciti per quanto riguarda gli atti sessuali, ma questo è logico per un sito di educazione sessuale.
Così come ci sono disegni espliciti relativi al gravidanza, al matrimonio (anche omosessuale), al rapporto di coppia, eccetera.
Punto 3: Lingue e comportamenti criminali
Zanzu è disponibile in 12 lingue diverse: tedesco, francese, inglese, russo, arabo, turco, polacco, bulgaro, albanese, romeno, spagnolo, olandese.
La cosa non è strana dato che è un sito di educazione sessuale che si rivolge a diversi gruppi linguistici. L’articolo di giornale fa rifeirmento alla lingua farsi: per quanto mi riguarda non ho trovato alcuna traduzione del sito in lingua iraniana.
E’ anche vero che ci sono delle osservazioni dettagliate per quanto riguarda crimini come il delitto d’onore, violenza sessuale, mutilazione genitale femminile.
C’è da dire che queste informazioni vengono trattate all’interno del contesto di counseling. In pratica vengono indicate informazioni e risorse per avere ricevere aiuto da parte di donne vittime di crimini a sfondo sessuale. Cosa che mi sembra necessaria ed ecomiabile per un sito di educazione sessuale.
Punto 4: Sesso inter-razziale
Che Zanzu si rivolga prevalentemente a persone di etnia non europea è evidente dalle immagini scelte: quasi tutte di coppie miste o afro-centriche. Non è però corretto dire che le informazioni si rivolgono solo a migranti per indicare come comportarsi per fare sesso con persone tedesche.
Temi come: dialogare con il proprio partner, essere consenzienti e saper dire di no sono informazioni da manuale per qualunque sito di educazione sessuale senza particolari connotazioni etniche.
In sintesi.
E’ un sito destinato ad una audience di etnia non europea?
Certamente si per quanto riguarda le immagini scelte, anche se i temi valgono per qualunque cultura che vive la sessualità in maniera moderna e rispettosa della libertà individuale.
E’ un manuale per migranti per fare sesso con le donne europee?
Ovviamente no: è un sito molto dettagliato (minuzioso si potrebbe dire) di comportamenti sessuali fra adulti consenzienti come ce ne sono diversi in giro per il mondo e a cui l’Italia – evidentemente – non è abituata.
C’è da dire fa un certo effetto come un certo tipo di giornalismo distorca una notizia con un uso spregiudicato di immagini a sfondo sessuale, titoli sensazionalistici e framing razzista al servizio di ideologie legate alla paura dell’altro e al clickbaiting più spregiudicato.
One thought on “Zanzu: sesso, bugie e migranti al servizio del clickbaiting”