La guerra in Ucraina sta modificando il panorama della comunicazione.
Reuters è entrata in possesso di una email inviata da Facebook (ora Meta) ai suoi moderatori che suggerisce consentire discorsi d’odio contro i soldati russi derogando temporaneamente la propria hate speech policy (qui una rapida Sociologia dello Hate Speech).
Saranno consentiti anche post che invitano alla morte di Putin e Lukashenko e i post che elogiano il battaglione Azov, celebre per la sua connotazione neonazista.
Se confermato, tutto ciò avrà conseguenze deleterie per internet e per la società.
Ne ho parlato su Radio3 Rai a Fahrenheit condotta da Loredana Lipperini.