Come sapete, questa è la settimana in cui in Italia è attesa l’uscita del colossal di James Cameron Avatar.
Gli uffici stampa che si occupano di comunicare l’evento si stanno concetrando su tre leve comunicative: gli effetti speciali, la struttura della storia, il regista (di Titanic) e il suo cast.
Per capire l’importanza degli effetti speciali – o meglio – il nuovo concept degli effetti speciali, forse è bene farsi una ripassatina sull’uso degli effetti speciali nel cinema dalla nascita ad oggi.
Il video di sopra “Visual Effect: 100 Years of Inspiration” serve a condensare oltre 100 anni di effetti speciali che da Georges Melies via Ray Harryhausen fino alla Industrial Light & Magic.
Una carrellata interessante che fa notare come gli effetti speciali non sono solo appannaggio della cinematografia “chiassosa”, ma anche dell’immaginazione quando sono inseriti all’interno di una storia.
Il video in basso invece è un’analisi di Joshua Davis, giornalista di Wired, che discute i motivi per cui Avatar ha spinto più in là le possibilità tecniche degli effetti speciali
Buon divertimento.
Tra il mago di Oz e il ladro di bagdad ci sarebbe stato bene via col vento (’39), ovvero “l’effetto c’è ma non si vede”. mi pare di ricordare che in alcune sequenze la scenografia fu ricreata ex novo grazie ad animatori e disegnatori. Effetti invisibili, i migliori? un caro saluto!
Anch’io sono un fan dell’effetto speciale invisibile e non legato alla fantasia (la pioggia, P.es.)
Ricambio il saluto
🙂
Per approfondire vedi
(http://imiglioricontenuti.weebly.com/i-segreti-di-avatar.html) Grazie.
Grazie a te per la segnalazione.