Simputer: prove generali di una tecnologia etica

Dopo tre anni di studi, ricerche e attesa di finanziamenti, la Bangalore Valley (ovvero la Silicon Valley indiana) ha commercializzato finalmente il Simputer .

Il simputer si presenta come un palmare come tanti altri altri, in realtà alcune caratteristiche tecniche e progettuali lo rendono un prodotto "etico". Infatti è pensato per uso collettivo invece che individuale, ha una serie di applicativi pensati per poter essere utilizzati da persone analfabeti e può essere adottato anche per insegnare a leggere e a scrivere.

Il Simputer è prodotto dalla Bharat Elecronics, società di proprietà del governo indiano specializzata nella produzione di istemi di difesa. Ma il particolare tipo di licenza a cui è sottoposto, permette che altre società lo possano produrre senza incappare in norme pro-copyright, come la Encore Software.

Da venerdì è in distribuzione in tutta Bangalore al costo di 150 euro, tanto per una sola persona, relativamente abbordabile per piccole comunità.

Perchè usare il Simputer?
1. Per effettuare piccoli pagamenti tramite sistemi di e-commerce appositamente dedicati
2. Per avvicinare all’alfabetizzazione informatica fasce della popolazione indiana completamente analfabete
3. Per consentire alle nuove generazioni un approccio nuovo al sapere e all’apprendimento.

Quali sono le caratteristiche tecniche?
1. Sistema operativo Linux compatibile
2. Display monocromatico o a colori
3. Interfaccia touch screen
4. CPU 206 Mhz, 64 Mb Ram
5. Batteria da 6h
7. Altoparlanti e microfono incorporato
8. Predisposto per l’accesso ad internet

[Adattamento da: Punto Informatico, Il computer s’imporrà nelle vie di Delhi, 18/04/2001; Punto Informatico, Il Simputer è finalmente realtà in India, 29/03/2004; Scientific American.com, Computers for the Third World, 2002]

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