Svanity Fair: GdF e ingegneria sociale

E’ stato "catturato" il giornalista italiano nativo di Bari ma residente a Roma responsabile del sito internet Svanity Fair sito specializzato in gossip su personaggi famosi.

Sono stati proprio questi personaggi famosi a denunciare il sito per diffamazione, cosa che ha fatto partire le indagini della Guardia di Finanza che tramite un operazione di adescamento elettronico sono riusciti a raggiungere il colpevole.

Il sito registato negli USA, con il server in Australia e una serie di redirect e proxy per l’anonimato, ha dato filo da torcere alle fiamme Gialle , che hanno ideato "la trappola".

E’ la trappola ad essere la vera nota interessante della caccia al cyber diffamatore, ecco come viene descritta da Punto Informatico
Ma ciò che forse più interessa dell’indagine coordinata dal Sostituto procuratore della Repubblica a Milano, Gilia Perrotti, che si è avvalsa dei finanzieri del Nucleo regionale di Polizia tributaria della Lombardia, sono le tecniche utilizzate per individuare ed identificare l’autore del sito.

Le Fiamme Gialle hanno infatti spiegato di aver prima individuato le caselle email legate al sito e di aver poi predisposto uno script che è stato integrato a delle email dotate di soggetti e testi che hanno spinto il manutentore del sito ad aprirle. Aprendole, lo script ha inviato ai cybercop l’indirizzo IP e altri dati relativi al computer dell’indagato. Dopo qualche tempo è stato possibile individuare l’identità di chi provvedeva frequentemente all’aggiornamento del sito stesso.

Il Maggiore Agostino Nuzzolo, Capo Ufficio operazioni del Nucleo regionale PT Lombardia della GdF, ha spiegato a Punto Informatico: "Abbiamo studiato e sperimentato una nuovissima tecnica di indagine, un ibrido tra informatica ed ingegneria sociale, che ha consentito di circoscrivere la zona geografica e successivamente tracciare a ritroso il soggetto, che operava con metodi di anonimato ormai noti".
"Questo brillante risultato – ha continuato Nuzzolo – consentirà certamente di proporre questo metodo in altre indagini, anche non tipicamente informatiche e di maggiore spessore investigativo".

[fonte: Punto Informatico, Beccato cyber-diffamatore anonimo

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