La differenza fra Myspace e Facebook? Nella metafora!

MySpace vs Facebook

Lo schema che vedete pubblicato qui sopra cerca di spiegare quali sono le diverse strategie relazionali espresse dai due famosi social network site: MySpace e Facebook.
Cosa vuol dire?

Lo scorso 4 giugno scorso sono stato ospite del convegno “Network Analysis: reti sociali, struttura del web e di internet” organizzato dal CERMS (Centro di Ricerca in Metodologie delle Scienze) e dal DIS (Dipartimento di Informatica e Sistemistica Antonio Rubert), entrambi dell’Università di Roma La Sapienza.

In particolare il CERMS diretto da Rosanna Memoli, è un interessante think tank in cui ricercatori, metodologi ed esperti di diverse discipline si confrontano su diversi argomenti.

Il convegno è stato dedicato alla Network Analysis, intesa secondo diverse accezioni ovvero strutturale, algoritmica, sociologica, statistica ed hanno partecipato diversi esperti: informatici (Stefano Leonardi, Luca Becchetti, Aris Anagnostopoulos), sociologi (Stefania Vergati), economisti (Lucio Biggiero), fisici (Guido Caldarelli).

Fra i sociologi c’ero anch’io e mi è sembrata un’ottima occasione per portare una proposta che mi gira in testa da un po’ di tempo.
L’idea che ho cercato di sviluppare è stata quella di indentificare i modelli sociologici in grado di spiegare il comportamento sociale nelle piattaforme di social network (intese secondo l’ormai celeberima definizione di Boyd e Ellison).

Una volta fatto questo, ho cercato di spiegare che il tipo diverso di socialità che viene espressa da MySpace e Facebook dipende dal tipo di metafora relazionale che esprimono (tema questo che ho studiato e a cui sono particolarmente affezionato).
E come fanno ad esprimere questa metafora?
Semplice: dalla progettazione di interfaccia e dagli strumenti di comunicazione che implementano nella piattaforma.
Il risultato delle mie elucubrazioni lo trovate nell’immagine di sopra.

Poi ho concluso provando ad immaginare quale potesse essere il futuro dei social network site, alla luce dei driver sociologici e dell’interpretazione metaforica della piattaforma.
Comunque trovate le slide in calce al post.

Cosa ne pensate di questa mia idea?
Fatemelo sapere perchè vorrei farci una ricerchina sopra….

14 thoughts on “La differenza fra Myspace e Facebook? Nella metafora!

  1. vediamo se ho capito (da non sociologo): la progettazione di interfaccia e dagli strumenti di comunicazione identificano la metafora relazionale del social media e determinano il tipo diverso di socialità?

  2. Interessante. La teoria che propone, professore, è interessante ed effettivamente facile da riscontrare anche da un punto di vista pratico. Io, da non sociologo, ho le mie definizioni:
    Facebook è una rete sociale unlimited. Illimitata perchè seppur imbrigliata sul “conoscere il nome della persona da inserire nella rete sociale”, grazie all’aumentare degli “amici”, aumentano anche i suggerimenti sugli individui. E’ un pò come i 7 gradi di separazione: io conosco 7 persone, ognuna di queste ne conosce altre sette, ognuna di queste altre sette ne conosce altre sette, e arrivati al settimo grado si conosce un numero di persone spaventosamente alto, in linea di principio. Facebook funziona così. Ha una prospettiva di relazioni potenzialmente illimitata senza fare alcuna fatica.

    Myspace, invece, è un social network meno potente da un punto di vista del bacino di utenza (il brutto vizio di quelli di myspace è che hanno fin troppi amici da scartabellare, e onestamente passa la voglia :]) in quanto comunque la ricerca va quasi sempre fatta manualmente e l’impatto diretto fra gli individui è meno forte rispetto a facebook. Se vogliamo, facebook è basato sul relazionarsi attivo, mentre ,myspace è più passivo. Myspace è una finestra sul nostro “mondo” (o sulla nostra cameretta), mentre facebook è una finestra sulla nostra immagine pubblica, se così si può dire. Ovviamente devo motivare in maniera più approfondita il mio pensiero, ma conto di farlo di persona, quando sarà possibile, perchè in forma scritta tendo ad essere eccessivamente prolisso e dispersivo… 😉

    Saluti!

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