Dopo un attenta lettura delle diverse dichiarazioni di politici e commentatori sul “fenomeno Grillo”, ieri ho cercato di esprimere un mio parere sul motivo per cui credo che la manifestazione del V-day sia da guardare con una certa attenzione.
Oggi invece provo a usare un’altra modalità che mi sembra sia stata utile in altre occasioni, ovvero l’uso di tecniche di rappresentazione dei dati.
Come ho detto altre volte, non sono analisi da prendere profondamente sul serio (non sono metodologicamente accurate come dovrebbero), ma può essere un modo ulteriore con cui cercare di avere più informazioni possibili per comprendere la manifestazione voluta da Beppe Grillo e resa possibile dai fedeli lettori del suo blog.
Il primo grafico mostra l’andamento nell’ultimo mese di alcune parole chiave legate al V-day e alla Notte Bianca, manifestazioni che hanno in comune la data in cui si sono svolte, ovvero 8 settembre 2007.
Questo grafico prende in considerazione l’andamento dei post dei blog che vengono monitorati da Blogpulse: un servizio di Nielsen per valutare la circolazione di una serie di termini nella blogosfera.
Come si vede la prevalenza dei post relativi al V-day è schiacciante, ma c’è da ricordare che non solo la manifestazione aveva una connotazione chiaramente “attivista”, ma aveva anche una dimensione nazionale, caratteristiche queste che la rendono molto diversa dalla Notte Bianca.
Un’altra cosa da notare è che l’evento è stato “preparato” dal tam tam dei diversi blogger, presumibilmente a partire dal blog di Grillo. E’ un esempio lampante – oltre che ovvio – di come il passaparola basato su un’idea sia molto più potente di qualsiasi campagna marketing, anche se non credo che la Notte Bianca abbia sfruttato le tecniche WOMM.
Questo grafico invece rappresenta una dissezione del discorso con cui Beppe Grillo ha arringato la folla del V-Day di Bologna.
Il grafico è di facile lettura: le parole più usate sono rappresentate graficamente attraverso dimensioni maggiori.
Da qui si può notare che la classifica delle parole più usate è:
6: Parlamento
5: Legge
4: Politica, Rinascimento, Svolta, Referendum, Votare
3: Politici, Partiti
Da una prima analisi possiamo interpretare il discorso di Grillo come fortemente politico, caratterizzato da termini relativi al cambiamento con un uso di parole colorite vario ma non insistente (quasi tutte usate 1 o 2 volte su 363)
Se avete altre curiosità, vi invito a consultare la pagina dove analizzare per conto vostro i termini che interessano di più.
In sintesi possiamo ipotizzare che uno dei successi della manifestazione sia stato la diffusione del tam tam fra tutti i blogger che si sentono rappresentati dal blog di Grillo, mentre il discorso del comico genovese a Bologna è difficile dire che non sia stato un discorso fortemente politico, anche se i toni usati sono più vicini alla satira che al confronto pubblico.
Niente che già non sapessimo, ma così strutturate queste informazioni forse possono essere utili a chi intende procedere in ulteriori analisi.
Molto, molto interessante.
Ed io che pensavo che la parola più usata fosse stata “Vaffanculo”. Ottima analisi comunque.
per FG
Troppo buono: è un metodo un po’ semplicistico, ma forse è un altro modo con cui rendere conto della manifestazione… almeno credo. Tra l’altro come credo tu sappia sono dell’idea che un dato rappresentato graficamente valga più di 1000 parole.
per Dario
Altri mi hanno fatto la stessa osservazione che mi hai fatto tu.
Forse la carenza di ricorrenze del termine in oggetto 🙂 dipende dal fatto che il post che ho usato come fonte è solo un pezzo del discorso completo.
CMQ grazie dell’apprezzamento.