Dopo due settimane di prevalenza del cinema italiano, questa settimana vede come protagonista la cinematografia straniera velata di orientalismo.
Mia (Ivano De Matteo), pellicola inquietante per chiunque sia genitore avendo alla base un amore tossico che riguarda una ragazza adolescente e le reazione intrisa di protezione e vendetta del genitore.
La cospirazione del Cairo (Tarik Saleh), un modo sociologicamente interessante per guardare all’Egitto non con un occhio documentaristico, ma con uno sguardo di genere che usa il thriller come strategia di accesso ad una cultura altra
Air la storia del grande salto (Ben Affleck) è un’ottima occasione per riflettere non solo sulla cultura pop, ma soprattutto sulla cultura del marketing che proprio negli anni ’80 stava innovando i suoi linguaggi e le sue strategie come quella di caricare di significati un paio di scarpe di gomma.
L’appuntamento (Teona Strugar Mitevska) è un film che opera un passaggio da uno speed date ad una riflessione sull’identità e sulle ferite morali di una guerra fratricida.
I tre moschettieri: D’Artagnan (Martin Bourboulon) ennesima rivisitazione del mitico romanzo di Dumas, ma che mantiene sempre inalterato il suo fascino.
Super Mario Bros il film (Aaron Hovath, Michael Jelenic) una pellicola che appassionerà chi ha amato il videogioco, ma non me che ho un rapporto “freddo” con l’idraulico videoludico.