Nei giorni del 15 e 16 dicembre scorsi, si è svolta a Roma, presso il Palazzo dei Congressi all’EUR, la Decima Conferenza Nazionale di Statistica, dal titolo “Statistica 2.0: vivere l’innovazione al servizio della società”.
Anche nella statistica italiana – come si può immaginare la conferenza è stata organizzata dall’ISTAT – è entrato il 2.0, che sta ad indicare un nuovo rapporto fra ricercatori, uso dei dati e applicazioni tecnologiche.
La conferenza è stata molto articolata, con sessioni parallele ricche dedicate ai vari settori della statistica, il rapporto con la società, con i professionisti ma anche con gli under 21 e il problema della didattica dlela statistica, una delle materie – a mio avviso – più affascinanti che esistono.
Usando un’iperbole, potrei dire che la statistica non è matematica, usa la matematica.
Io sono stato invitato allo Statcamp, organizzato dal gruppo di SegnalazionIT, una specie di incontro informale sui temi più caldi della statistica e dell’uso dei dati.
Visualizzazione dei dati, miglioramento della competenza statistica, uso di interfacce dedicate. Sono questi i temi su cui le conversazioni e il dibattito si è focalizzato.
Il mio intervento è stato sulla cultura del dato nei social media, dove ho introdotto una specie di tassonomia quando l’uso dei dati incontra i social networks (datasharing, data visualization, personal datamining, data storytelling). In basso le slide.
La parola è poi passata a Manuela Ciancilla che ha presentato l’ottima società italiana VISup (avevo parlato del loro splendido Visual Sport qui), una delle poche che si occupa di data visualization, illustrando la società nonchè la difficoltà di far capire un ruolo come il suo di information designer.
Poi è stato il turno di Carlo Amati (UVER, Ministero dello Sviluppo Economico) che ha mostrato il progetto DPS Explorer, una vera e propria dashboard per la navigazione all’interno del database del Tesoro, complessa ma veramente affascinante.
Infine Antonino Virgillito che ha mostrato un progetto di widget che consententono l’aggiornamento in tempo reale dello stato rilevazione censuaria del comparto agricolo italiano.
Molto animato il dibattito a seguire, con Vincenzo Patruno che ha mostrato il suo plugin WordPress dal nome istat, per la visualizzazione di dati sulla popolazione attraverso l’interrogazione di un database dell’ISTAT. Mentre Marco Scarnò ha ipotizzato un futuro dell’uso dei dati un po’ come il modello AppleStore: da un lato le app, dall’altro il posto dove accedervi un iStat.
Sentendo i pareri di chi frequenta queste conferenze da tempo e che lamentava un’atmosfera noiosa e polverosa delle edizioni degli anni passati, quest’anno l’edizione è stata assolutamente affascinante, anche se io ho potuto partecipare alla seconda giornata. So infatti che ci sono stati ospiti alcuni dei miei amici –Nicola Mattina, Alberto Cottica – che hanno presentato progetti legati all’OpenGov, un tema non frequentato solitamente dalle istituzioni pubbliche.
Inoltre la conferenza prevedeva un proprio canale twitter (http://twitter.com/statcamp) e un hashtag specificamente pensato per la diffusione dei lavori che si svolgevano al Palazzo dei Congressi (#statcamp).
Molto interessante e formativo, e non solo per i professionisti del dato.
Pertanto grazie al coordinatore della sezione – Stefano de Francisci – e al gruppo di SegnalazionIT – Daniele Frongia, Vincenzo Patruno, Eric Sanna – per l’invito a parlare e per avermi fatto passare un ottimo pomeriggio di scambio culturale, in un’atmosfera rilassata e per niente formale.
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